Cosa vedere ad Aci Trezza? Questo piccolo borgo di pescatori sulla costa catanese nasconde un’infinità di meraviglie: dai pittoreschi faraglioni di origine vulcanica alla suggestiva marina, passando per le antiche leggende e i romanzi di Verga.
Aci Trezza sembra quasi fuori dal tempo, con le sue case colorate, i vicoli tortuosi e la sua atmosfera unica. E’ una frazione di Aci Castello e fa parte del territorio comunale di Catania, da cui dista circa 12 km.
Fu fondato dal nobile palermitano Stefano Riggio, che necessitava di un approdo marittimo per il suo feudo ed oggi è diventato famoso grazie al celebre romanzo di Verga “I malavoglia”.
Nel 1948, anche Luchino Visconti omaggiò Aci Trezza scegliendolo per le riprese del film tratto dal libro “La terra trema” al quale parteciparono anche degli abitanti del villaggio.
L’origine del nome Aci Trezza
Prima di scoprire cosa vedere ad Aci Trezza, soffermiamoci sul suo nome. Sai perché si chiama così?
All’origine del prefisso Aci c’è il mito di Aci e Galatea che ispirò anche Ovidio a raccontare la tormentata storia d’amore nel XIII libro delle Metamorfosi. La ninfa Galatea dovette rinunciare all’amore del pastorello Aci a causa di Polifemo, che lo uccise, accecato dalla gelosia.
Il gigante scagliò infatti un grosso masso sul rivale e il dolore di Galatea fu tale che gli dei accolsero le sue richieste disperate, trasformando il sangue di Aci in un fiume per consentirle di riunirsi all’amato bagnandosi nelle acque.
Nacque così il fiume Aci, mentre dal grosso masso lanciato da Polifemo, che divise il corpo di Aci in 9 parti, ebbero origine i 9 paesi dall’omonimo prefisso.
L’origine del nome Trezza invece non è certa: potrebbe derivare dal siciliano tri pizzi, in riferimento alle tre cime dei faraglioni oppure dalle fabbriche di laterizi o da uno scoglio che si trova “a venti passi dalla ripa” chiamato Trizza.
Cosa vedere ad Acitrezza: le bellezze naturali
Iniziamo il viaggio alla scoperta di Aci Trezza, dalle sue meraviglie naturali, alcune delle quali fanno parte dell’area marina protetta delle Isole Ciclopi.
Per conoscere tutte le attività che puoi fare in questa area ti consiglio di rivolgerti al Centro visite dell’Area Marina Protetta oppure di partecipare a tour organizzati di snorkeling alle Isole Ciclopi.
Isola Lachea
L’Isola Lachea è conosciuta come l’Isola delle Capre di Omero, il primo punto in cui Ulisse approdò nella terra dei Ciclopi, nel libro IX dell’Odissea. Qui Ulisse non incontrò nessuno tranne che una moltitudine di capre.
Insieme ai faraglioni, l’Isola Lachea forma l’Arcipelago dei Ciclopi che prende il nome dalla leggenda secondo la quale i faraglioni sarebbero i massi lanciati da Polifemo contro Ulisse ed i suoi compagni in fuga.
In realtà, l’intero arcipelago dei Ciclopi ha origine vulcanica e si è formato da continue eruzioni sottomarine, circa 500.000 anni fa.
L’isola mantiene ancora oggi un aspetto selvaggio ed è circondata da acque cristalline con un meraviglioso fondale ricco di pesci, perfetto per lo snorkeling.
Per raggiungerla potrai usufruire del servizio che offrono i pescatori locali ancorati al porto, con le loro barchette. Con soli 3 €, in pochi minuti ti condurranno alla spiaggia principale. Se sei abbastanza sportivo può raggiungerla anche a nuoto o in canoa: si trova a soli 400 metri dalla costa.
I faraglioni di Aci Trezza
Tratto distintivo di Aci Trezza sono i suoi scenografici faraglioni: scogli di pietra lavica che escono dal mare a pochi metri dalla riva.
Per avvicinartici e ammirarli al meglio ti consiglio di prender parte ad un’escursione in barca da Aci Trezza, oppure a bordo delle barchette dei pescatori che con qualche euro ti porteranno alla scoperta del mare e delle sue meraviglie.
Lido dei Ciclopi
Il Lido dei Ciclopi è la principale area balneare della zona, con vari servizi, piante tropicali ombrose e acque pulite e cristalline.
Si trova lungo la statale che collega Aci Trezza ad Aci Castello, ma sarai completamente circondato dalla natura e dalle sue meraviglie.
Basalti colonnari al Porto di Aci Trezza
Lungo il molo di Aci Trezza, potrai ammirare uno spettacolo della natura molto raro (puoi trovarlo solo in Irlanda e Scozia). I basalti colonnari sono formazioni rotondeggianti nate dal raffreddamento delle colate laviche dell’Etna.
Si trovano all’interno di un’area protetta denominata Antico scalo dei Malavoglia e del geosito dei Basalti colonnari di Acitrezza.
Museo della Casa del Nespolo
Il Museo della Casa del Nespolo è una tipica abitazione dei pescatori del XIX secolo dove potrai immergerti nella quotidianità degli abitanti del piccolo borgo.
E potrai soprattutto immedesimarti in Padron ‘Ntoni, capofamiglia dei “Malavoglia”, perché è proprio in questa casetta con un albero di nespolo che cresce nel cortile, che Giovanni Verga ha ambientato il suo romanzo.
Verrai accolto da un arco in pietra che conduce ad un orto e da 2 sole stanze. Una è dedicata al film di Visconti “La terra trema” ed espone locandine, fotografie e ricordi legati a quella pellicola, l’altra è la “Stanza dei Malavoglia”.
Qui sono raccolte preziose lettere e fotografie scattate da Verga in persona e tanti oggetti utilizzati dai pescatori del luogo. Uno spaccato imperdibile della vita di Aci Trezza, passata e presente!
Il Museo della Stazione di Biologia Marittima
Oltre alla Casa del Nespolo, c’è un altro museo importante ad Aci Trezza: il Museo della Stazione di Biologia Marittima che però, al momento della stesura di questo articolo, sembra chiuso al pubblico.
Si trova sulla sommità dell’Isola Lachea ed ospita una collezione di 140 esemplari di fauna locale, circa 50 specie di piante raccolte sull’isola, reperti archeologici e una raccolta di minerali: tra cui l’analcime, tipico delle Isole Ciclopi.
Chiesa di San Giovanni Battista
La Chiesa di San Giovanni Battista è la chiesa principale del paese, ricostruita dopo il terremoto del 1693 e restaurata nel 1900.
Ha una splendida facciata barocca con un portale neoclassico e un finestrone centrale sormontato da una seconda finestra con la statua di San Giovanni. Si distingue per la presenza di due campanili: uno piccolo centrale a vela con una campana, l’altro turrito, nel lato sinistro. All’interno ha un’unica navata con 4 cappelle laterali.
Degno di nota è l’altare con il Crocifisso affiancato da Maria Addolorata e Giovanni apostolo ed evangelista: probabilmente è a questa opera che Giovanni Verga si riferisce quando, ne “I Malavoglia”, cita l’Altare dell’Addolorata.
Cosa vedere nei dintorni di Aci Trezza
Aci Castello
Aci Castello è un altro grazioso borgo dall’anima marinara, inconfondibile per il maestoso castello normanno costruito con pietra lavica dell’Etna su un promontorio di roccia lavica a picco sul mare.
Il Castello è oggi sede di un museo civico dedicato a mineralogia, paleontologia e archeologia.
Santa Maria la Scala
Santa Maria la Scala è situato 8 km a nord di Aci Trezza, nel comune di Acireale. E’ conosciuto perché si è sviluppato intorno ad un porticciolo e ai resti del Mulino “Miuccio”, alimentato in passato dalla fonte “testa dell’acqua” che ancora oggi sgorga vicinissima al mare.
E’ stato anche il “custode” della Grotta delle Colombe (o delle palombe), nata con l’eruzione del 1693 e scomparsa dal 1972 a causa delle mareggiate. Nonostante non sia più visibile, ne rimane un romantico ricordo legato al mito di Aci e Galatea: si dice infatti che i due amanti si incontrassero proprio qui.
Dal borgo di Santa Maria la Scala parte un sentiero panoramico chiamato “le chiazzette” che conduce alla Riserva Naturale della Timpa di Acireale. Il sentiero, fattibile a piedi in circa un’ora, risale al XVI secolo e parte dalla spiaggia di ciottoli fino a raggiungere Acireale.
L’area Archeologica Santa Venera al Pozzo
Il complesso archeologico di Santa Venera al Pozzo si trova su una verdeggiante collinetta a ridosso del mare e ricorda il passato millenario della zona.
Già dal V secolo a.C. i greci occuparono la zona, ricca di sorgenti d’acqua con proprietà termali, per venerare Demetra e Kore. Fu poi occupato dai Romani per la costruzione di un impianto termale e prese il nome da un avvenimento dell’epoca.
Si dice che proprio qui, durante le persecuzioni contro i Cristiani, i Romani decapitarono Santa Venera (patrona di Acireale) e gettarono la sua testa nel pozzo delle acque termali. Nel 1300 fu costruita una chiesetta dedicata alla Santa che attirò presto numerosi fedeli.
Dal 1873 le terme di Santa Venera non vennero più utilizzate perché ritenute poco igieniche e nel 1895 furono demolite per convogliare le acque nel moderno impianto delle Terme di Acireale.
Come raggiungere Aci Trezza da Catania
Il Modo più comodo e rapido per raggiungere Aci Trezza da Catania è l’auto. Distano solo 12 km ed in circa 20 minuti (traffico permettendo) arriverai a destinazione.
Se non hai un’auto a disposizione puoi affidarti all‘autobus n 534 della linea AMT che parte da piazza Borsellino (a pochi passi dal Duomo di Sant’Agata). Con questa soluzione impiegherai circa 40 minuti per arrivare (di più se c’è molto traffico) considerando le numerose fermate che fa tra le due tappe.
Nei giorni feriali parte un bus ogni ora in ogni direzione, mentre nei festivi uno ogni due ore circa. Il costo del biglietto dell’autobus, acquistabile anche a bordo, è di circa 1€ e la durata del singolo biglietto è di 90 minuti.
Dopo aver visitato Aci Trezza puoi raggiungere a piedi Aci Castello e ripartire da lì per tornare a Catania.