Catania è un grazioso gioiellino barocco adagiato sulle coste del Mar Ionio e alle pendici dell’Etna che ne ha segnato la storia e l’aspetto con cui si mostra oggi, orgogliosa di esser rinata più volte dalle ceneri, sempre più bella.
Se stai cercando cosa vedere a Catania, mettitti comodo perché in questo articolo scoprirai una città vivace e variegata ricca non solo di monumenti meravigliosi, ma anche di angolini pittoreschi, giardini e palazzi incantevoli, mercati popolari, spiagge e tentazioni culinarie ovunque.
Catania, così come la vediamo oggi, è frutto della ricostruzione avvenuta in seguito all’ultimo dei 9 eventi catastrofici che si sono susseguiti nel corso dei secoli.
Nel 1693 un devastante terremoto la rase al suolo uccidendo quasi tutta la popolazione e fu ricostruita interamente nello stile dell’epoca.
Il barocco trionfa ancora oggi nelle chiese e nei palazzi nobiliari con una magnificenza tale che il centro storico di Catania è tutelato dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Cosa vedere a Catania
Piazza del Duomo
Il Duomo di Sant’Agata
Badia Sant’Agata
La Pescheria e i mercati popolari
Piazza dell’Università
Teatro Massimo Vincenzo Bellini
Via dei Crociferi e le chiese barocche
I giardini di Villa Bellini
Monastero dei Benedettini e Chiesa di San Nicolò all’Arena
Via Etnea: shopping tra palazzi barocchi
Le case museo: Verga e Bellini
Castello Ursino: fortezza museo
San Berillo: street art in un ex quartiere a luci rosse
Palazzo Biscari: gioiello barocco
Le chiese che raccontano la storia di Sant’Agata
L’Anfiteatro romano e il Teatro greco romano di Catania
Il Borgo di San Giovanni Licuti
Piazza del Duomo a Catania
Piazza Duomo è il cuore pulsante di Catania ed è da qui che ti consiglio di iniziare la visita della città per esser inebriato immediatamente dall’atmosfera coinvolgente e dalla bellezza dei suoi monumenti.
Al centro, si erge la monumentale fontana dell’Elefante. E’ stata realizzata tra il 1735 e il 1737 dall’architetto Giovanni Battista Vaccarini e rappresenta l’animale simbolo di Catania, realizzato in basalto nero. L’elefante sorregge un obelisco e poggia su un basamento in cui sono riprodotti i due fiumi cittadini, il Simeto e l’Amenano.
Sulla piazza si affacciano, oltre al Duomo, il Palazzo degli Elefanti (attuale Municipio) in cui consiglio di entrare per ammirarne la corte e due esemplari di carrozze, e il Palazzo del seminario dei Chierici.
Quest’ultimo si contraddistingue per la facciata con lesene bianche in bugnato di pietra d’Ispica che contrastano l’intonaco scuro realizzato con sabbia vulcanica.
E’ collegato con il Duomo grazie ad un passaggio sopra Porta Uzeda che a sua volta comunica con il Museo Diocesano, scrigno di tesori che raccontano la storia della Cattedrale. Porta Uzeda è raggiungibile fino alla terrazza panoramica che si affaccia sulla piazza e su Via Etnea.
ℹ️ Il Museo Diocesano è aperto da Lunedì al Sabato dalle ore 9.00 alle 13.00, il Martedì e Giovedì anche dalle 15.00 alle 18.00. Domenica e Festivi solo su prenotazione per gruppi superiori alle 20 persone.
Il costo del biglietto è: museo € 7.00 (€ 4.00 ridotto), terme € 5.00 (€ 3.00 ridotto), cumulativo museo più terme € 10.00 (€ 6.00 ridotto). Il costo delle sole terrazze panoramiche è di € 3.00.
E’ disponibile anche un biglietto integrato che comprende anche il Monastero dei benedettini.
Le terme achilliane sono una delle testimonianze più importanti dell’età romano-imperiale a Catania, ritrovate nel Settecento da Ignazio Paternò Castello, principe di Biscari.
Oggi, la parte visitabile è formata da una sala rettangolare coperta da volte con al centro una vasca.
Di fronte al Municipio potrai ammirare la fontana dell’Amenano, il fiume che scorre sotto Catania dopo esser stato completamente sepolto dall’eruzione vulcanica del 1669. Oggi è rimasto visibile solo sotto la fontana e nelle grotte della Putia dell’Ostello.
Il Duomo di Sant’Agata
Il Duomo di Sant’Agata è una delle chiese da vedere assolutamente a Catania, non solo per l’imponente e meravigliosa architettura esterna ma anche per i preziosi tesori all’interno.
Sorto sui resti delle antiche terme, fu costruito intorno al 1070, periodo al quale risale l’attuale abside, ma è stato più volte distrutto e ricostruito in seguito a terremoti ed eruzioni.
L’aspetto attuale è frutto degli interventi del Vaccarini (all’esterno con marmo di Carrara) e del Palazzotto (all’interno in stile barocco siciliano) avvenuti intorno alla seconda metà del Settecento.
La sua struttura a croce latina divisa in tre navate, custodisce la Cappella di Sant’Agata dove sono collocate le reliquie delle Santa, celebrata dagli abitanti con una grande festa che si tiene ogni anno dal 3 al 5 febbraio.
All’inizio della navata laterale destra si può ammirare anche la tomba di Vincenzo Bellini, compositore catanese.
ℹ️ Il Duomo è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 7.45 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00. Solamente tramite le visite guidate si può accedere al Salone medievale “Bonadies”, alla Cappella dei Reali Aragonesi e alla Sacrestia. Si svolgono dal Lunedì al Sabato dalle 10.45 alle 12.00 e dalle 16.10 alle 17.10 ed hanno un costo di 4 €.
Badia Sant’Agata a Catania
La Chiesa della Badia di Sant’Agata è un altro dei capolavori del Vaccarini, che intervenne nella sua ricostruzione dopo il terremoto del 1693. Nella sua pianta a croce greca allungata nasconde elementi piuttosto semplici come stucchi bianchi alle pareti, statue, eleganti altari e decori di marmo sul pavimento.
La sua cupola rappresenta uno dei punti panoramici più suggestivi di Catania. Vi si può accedere tramite un totale di 170 gradini oppure con un ascensore che conduce alle terrazze e poi 57 gradini.
Dal Lunedì al Sabato dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30, la Domenica dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00. La visita alla chiesa è gratuita ma per accedere alla terrazza panoramica sulla cupola il costo del biglietto è di 5 €.
La Pescheria e i mercati popolari di Catania
Nelle immediate vicinanze di piazza Duomo, dietro alla fontana dell’Amenano, ogni mattina si apre uno spaccato autentico di vita catanese.
In Piazza Carlo Alberto, la Pescheria è il mercato del pesce dove potrai acquistare o anche solo ammirare infinite varietà di pesci appena pescati e puliti al momento, dalle sarde a interi pescispada. Ogni bancarella emana un tripudio di stimoli per tutti e 5 i sensi, sempre avvolti da un pungente odore di pesce e dal caos delle “vuciate” (le urla dei pescivendoli).
Un’esperienza imperdibile, soprattutto perché verrai catapultato nella vera vita dei pescatori, senza filtri e senza finzione. Proprio lì troverai inoltre alcuni locali che servono fino a tardi pesce cucinato in tutte le salse, e al chiosco della pescheria potrai assaggiare il famoso mandarinetto o selz sale e limone, ottimi come digestivi dopo una bella scorpacciata.
Nelle immediate vicinanze, sempre al mattino si svolge anche a Fera ‘o Luni, un mercato quotidiano con tante varietà di frutta fresca, carni, abiti.
Proprio lì vicino troverai anche la famosa Via Gisira, abbellita da un soffitto di ombrelli coloratissimi.
Piazza dell’Università
Piazza dell’Università, è un altro luogo da vedere assolutamente a Catania. Sulla pavimentazione in pietra lavica con al centro lo stemma cittadino si affacciano splendidi palazzi barocchi:
- il Palazzo dell’Università, con un meraviglioso chiostro, sede della prima università della Sicilia e del Sistema Museale di Ateneo (visitabile gratuitamente),
- il Palazzo Gioeni d’Angiò,
- e il Palazzo Sangiuliano (da non perdere il chiostro all’ingresso).
A renderla famosa sono anche i quattro lampioni agli angoli raffiguranti i protagonisti di storie catanesi:
- a nord-est ci sono gli eroici fratelli Anfinomo e Anapia, protagonisti di un racconto mitologico;
- a sud-est c’è Colapesce, esperto nuotatore protagonista di una leggenda siciliana,
- a nord-ovest si trova il Paladino Uzeta, personaggio nato nel 1900 dalla fantasia del puparo don Raffaele Trombetta,
- a sud-ovest è riprodotta la scena del sacrificio di Gammazita, una giovane catanese che nel 1280 preferì buttarsi in un pozzo piuttosto che cedere alle molestie di un soldato francese.
ℹ️ Il Pozzo di Gammazita esiste realmente e si trova in Via S. Calogero 25, nelle vicinanze della Pescheria e della Putia dell’Ostello. Purtroppo però è accessibile solo con visite guidate su prenotazione e sembra non essere in buone condizioni.
Teatro Massimo Vincenzo Bellini
Il Teatro Massimo rappresenta l’omaggio più importante che Catania ha voluto fare al compositore Vincenzo Bellini. Il Teatro fu inaugurato nel 1890 con la Norma, la sua opera più famosa, in presenza di illustri personaggi dell’epoca come Luigi Capuana, Giovanni Verga, Federico De Roberto e i nobili e i ministri del Regno.
Ogni angolo del teatro è un inno al più famoso cittadino catanese: il soffitto è affrescato con le sue opere principali quali la Norma, I puritani, Il Pirata e La sonnambula e c’è persino una sua statua in bronzo. Il sipario, nei suoi 140 mq, ritrae l’episodio leggendario “Il trionfo dei catanesi sui libici” risalente al 2400 a.C. La sala ha 4 ordini di palchi e un loggione, ricchi di decorazioni.
ℹ️ E’ possibile visitare il Teatro Massimo Vincenzo Bellini tramite un tour guidato che parte ogni ora, dal martedì al sabato dalle 9,00 alle 12,00. Il costo è di € 6,50 intero e di € 4,50 ridotto e non è necessaria la prenotazione.
Cosa vedere a Catania: Via dei Crociferi
A pochi passi dal centro, parallela a Via Etnea, si trova una strada simbolo del trionfo del barocco. Qui in soli 410 metri si affacciano ben 4 chiese e alcuni palazzi monumentali che ti catapulteranno indietro nel tempo.
Via dei Crociferi ha inizio dall’Arco di San Benedetto in Piazza San Francesco d’Assisi.
La Chiesa di San Benedetto
Qui si incontra subito la prima Chiesa dedicata proprio a San Benedetto facente parte del Monastero femminile dell’ordine benedettino.
E’ una delle chiese che devi assolutamente vedere a Catania perché custodisce la famosa scalinata dell’Angelo, affreschi meravigliosi, il parlatorio settecentesco delle monache di clausura e i resti della domus romana su cui è stata costruita.
ℹ️ Il Monastero con annessa Chiesa di San Benedetto è aperto martedì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30 (in inverno apre 30 minuti dopo). Il costo del biglietto è di 6 € intero e 4 € ridotto.
Le altre Chiese e attrazioni di Via dei Crociferi
Proseguendo incontrerai la Chiesa di San Francesco Borgia e il Collegio dei Gesuiti che ha ben 4 cortili e un chiostro interno con portici e colonne.
ℹ️ Purtroppo entrambi non sembrano esser aperti al pubblico.
Di fronte al collegio c’è la Chiesa di San Giuliano, la cui visita comprende una cripta e la salita fino alla cupola per una splendida vista su Catania.
ℹ️ Per gli orari di apertura e i prezzi consiglio di recarsi direttamente in loco o consultare gli aggiornamenti sulla loro pagina Facebook.
Via dei Crociferi termina nella splendida cornice di Villa Cerami, che oggi ospita la Facoltà di Giurisprudenza. Consiglio di affacciarsi sul cortile interno e di perdersi tra le scalinate che conducono in angoli nascosti e offrono incantevoli scorci su Catania e sui suoi monumenti.
I giardini di Villa Bellini
Il Giardino Bellini è uno dei due parchi più antichi della città. Molto suggestivo è l’ingresso monumentale da Via Etnea, con l’imponente scalinata e la fontana (purtroppo non attiva al momento della mia visita). Qui troverai anche il Viale degli “Uomini illustri”, inaugurato nel 1880 con i busti dei personaggi più famosi della storia italiana e catanese.
Passeggiando lungo il viale alberato sulla destra si raggiunge un parco giochi su cui veglia un albero secolare, un ficus magnolioides. Sono entrambi intitolati alla piccola Smeraldina Camiolo “scomparsa ad appena quattro anni. Una bambina che ha ingiustamente sofferto e che ha lottato strenuamente per la propria esistenza”.
Cosa vedere a Catania: il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena
Leggermente fuori dal centro di Catania, ma a pochi passi da Via Crociferi, c’è un’altra tappa imperdibile.
Il Monastero dei Benedettini è oggi sede del DiSUM (dipartimento di Scienze Umanistiche) dell’Università degli Studi di Catania, ma custodisce ancora al suo interno un tripudio di meraviglie.
Ci sono ben due domus romane, due chiostri meravigliosi, una scalinata dalle geometrie ammalianti e uno splendido giardino pensile.
ℹ️ La visita può essere svolta in autonomia ma ad orari prestabiliti partono ogni giorno visite guidate che consentono di esplorare anche alcuni spazi altrimenti inaccessibili. Per questo tipo di visita consiglio di prenotare online con qualche giorno di anticipo. E’ spesso sold out.
La Chiesa San Niccolò l’Arena è inconfondibile per la facciata incompiuta e con i suoi 105 metri di lunghezza, 48 di larghezza e 66 di altezza alla cupola, detiene il primato di più alto e grande edificio religioso di tutta la Sicilia.
E’ anche il punto panoramico aperto al pubblico più in alto di Catania.
All’interno custodisce una splendida esposizione di candelore utilizzate per la processione di Sant’Agata. Lungo il transetto si può ammirare l’immensa meridiana, tracciata nel 1839 dai due famosi astronomi Wolfgang Sartorius von Waltershausen e Christian Peters.
Suggestivo è anche il sacrario militare e incantevoli sono le cappelle decorate con materiali pregiati come il libeccio di Trapani, l’alabastro di Fiumicino, il verde di Calabria, il giallo di Siena, il bianco dei marmi di Carrara e il marmo nero di Portovenere.
Via Etnea: cosa vedere a Catania se ami lo shopping
Se durante la tua visita a Catania desideri fare anche un po’ di shopping, via Etnea è ciò che fa al caso tuo. Lunga circa 3 km, prende il nome dalla direzione che mantiene costante lo sguardo verso l’Etna. Qui, tra i palazzi barocchi, troverai numerose insegne di negozi alla moda, bar, ristoranti e antiche pasticcerie.
Via Etnea inizia proprio di fronte al Duomo e prosegue verso nord fino alla zona chiamata il Borgo.
Le case museo di Catania: dove riecheggiano le opere di Giovanni Verga e Vincenzo Bellini
La Casa Museo di Giovanni Verga: scrigno del verismo a Catania
La Casa Museo di Giovanni Verga non rientra inspiegabilmente tra le cose da vedere più famose a Catania, pur trovandosi al centro. La visita non dura molto, è vero, ma rimane un luogo importante per la storia catanese.
Qui potrai a fare un tuffo indietro nel tempo per comprendere la vita e la storia del grande scrittore.
All’interno della Casa dove Verga nacque e morì, sono esposti oggetti personali e arredi originali: manoscritti, oltre 2000 libri della sua biblioteca personale, abiti, foto e ritratti di famiglia.
Attraverso un’audioguida scaricabile nel cellulare scoprirai gli aneddoti principali sulle sue opere e sulla sua vita catanese.
ℹ️ La Casa di Giovanni Verga si trova in Via Sant’Anna, 8. E’ aperta dalle 9.00 alle 13.30 dal Lunedì al Sabato. Il costo del biglietto è di 5 € intero e 2.50 € ridotto.
La Casa natale di Vincenzo Bellini a Catania
Nella casa all’interno del settecentesco palazzo Gravina-Cruyllas, il musicista Vincenzo Bellini nacque e trascorse circa 16 anni della sua vita. Nelle piccole stanze che la compongono sono esposti oggetti a lui appartenuti, strumenti musicali, documenti e manoscritti.
ℹ️ La Casa Natale di Bellini si trova in Piazza San Francesco. La visita è consentita dal Lunedì al Sabato dalle 09:00 alle 19:00 e la Domenica e festivi dalle 09:00 alle 13:00. Il costo del biglietto è di 5 €.
Il Castello Ursino: la fortezza museo
Il Castello Ursino si trovava in origine su un promontorio a picco sul mare mentre oggi puoi facilmente notare che dista circa 1 km dalla costa, ampliatasi in seguito alla sedimentazione di una colata lavica. Rappresenta l’esempio più evidente di come l’Etna con le sue eruzioni abbia modificato il paesaggio circostante, senza però intaccare la possente struttura fortificata.
Il Castello Ursino fu costruito nel 1200 da Riccardo da Lentini su richiesta di Federico II di Svevia per difendere le coste siciliane orientali. Dal XVI secolo iniziò a perdere il suo ruolo militare e fu adibito a prigione.
Durante la visita nelle ex celle potrai ancora vedere i graffiti lasciati dagli ex carcerati e… Si dice che ancora qualche vecchio ospite sia rimasto ad infestare quelle aree.
Oggi è sede del Museo Civico di Catania, nato grazie alle donazioni di un cittadino catanese nell’Ottocento. Nel corso degli anni si sono aggiunte le collezioni dei Padri Benedettini e di altri privati e i reperti greci e romani rinvenuti a Catania durante i vari scavi archeologici.
Da non perdere la Sala delle Armi, la Pinacoteca e la sezione dedicata alla Numismatica.
ℹ️ Il Museo Civico di Castello Ursino è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 19. Il costo del biglietto intero è di 10 €; ridotto 8 €.
Il Quartiere di San Berillo: storia di riscatto di un ex quartiere a luci rosse
Il Quartiere di San Berillo nacque durante la ricostruzione di Catania in seguito al distruttivo terremoto del 1693 e diventò una delle zone più ricche della città.
Purtroppo però dovette ben presto fare i conti con i suoi lati oscuri, emersi ancor più dopo un tentativo di sventramento negli anni ‘50 che lasciò il quartiere in balia di prostituzione, sfruttamento e criminalità.
Da qualche anno, l’intervento di varie associazioni, di realtà imprenditoriali e degli stessi abitanti ha dato vita ad un esempio straordinario di rinascita, trasformazione e integrazione.
Nonostante le ombre del passato, oggi San Berillo sta ritrovando il suo spirito vivace, con coloratissime opere di street art e locali che raccontano l’anima autentica del quartiere e della città.
E’ una tappa ancora poco conosciuta e considerata ma assolutamente imperdibile a Catania. Deve esser visitata con le dovute accortezze cercando di evitare i vicoli non “rinnovati”, ma è senza dubbio da inserire tra le cose più particolari da vedere a Catania.
ℹ️ Per raggiungerla consiglio di cercare su Google Maps First Lounge Bar, Via Martinez 13, Catania.
Palazzo Biscari: uno dei più suggestivi gioielli barocchi a Catania
Palazzo Biscari è una tappa davvero sorprendente. Qui assisterai al trionfo del barocco che impreziosisce lo splendido palazzo voluto dopo il sisma del 1693 dalla famiglia Paternò Castello dei principi di Biscari.
Nonostante sia ancora oggi privato, è possibile visitarne alcune stanze ricche di decori, stucchi, specchi, lampadari scintillanti e decorazioni rococò.
Attraverserai sale che prendono il nome dal colore principale degli arredi, il Salone dell’Orchestra e le stanze più intime dei principi. Rimarrai a bocca aperta di fronte ai dettagli della scalinata a fiocco di nuvola e dei balconi dove le lesene in pietra bianca di Siracusa spiccano dal nero della base lavica mostrando meravigliose decorazioni con fiori, putti, fauni e cariatidi.
ℹ️ Palazzo Biscari si trova in Via Museo Biscari, 10. E’ aperto il martedì mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13. Il biglietto costa 7 € oppure 10 € con la visita guidata in varie lingue che parte ad ogni ora (consiglio di consultare il sito web per maggiori dettagli). La visita guidata dura circa mezz’ora e sebbene non sia molto lunga e dettagliata è utile per scoprire qualche aneddoto sul palazzo e sulla storia in quanto non ci sono pannelli esplicativi.
Le varie Chiese dedicate a Sant’Agata: cosa vedere a Catania per conoscere la storia della Santa
Se vuoi conoscere tutta la storia della Santa protettrice di Catania, ci sono alcune Chiese che ti consiglio di visitare.
Oltre al Duomo che ne contiene le reliquie (calotta cranica, mani, piedi, femori, una mammella ed il Sacro Velo) non puoi perderti:
La Chiesa di San Biagio detta anche Sant’Agata alla Fornace
La Chiesa di San Biagio è chiamata anche “Sant’Agata alla Fornace” perché nella cappella a destra dell’altare custodisce una fornace utilizzata per le torture umane. E’ proprio qui che il 5 febbraio del 251 d.C. sarebbe avvenuto il terzo martirio della Santa: il supplizio dei carboni ardenti.
La Chiesa di Sant’Agata al Carcere
Nella Chiesa di Sant’Agata al Carcere, la Santa fu rinchiusa dopo esser stata affidata per 30 giorni alla matrona Afrodisia.
Vi fu riportata inoltre dopo il martirio dei seni e vi ricevette la visita di San Pietro e dell’Angelo che la guarirono.
Sempre qui morì il 5 febbraio 251 d.C. dopo l’ultimo martirio della fornace.
La Chiesa di Sant’Agata la Vetere
La Chiesa di Sant’Agata la Vetere è stata la cattedrale di Catania fino al 1091, quando il Conte Ruggero la fece sostituire dall’attuale Duomo. Per questo motivo si chima “la vetere“, ovvero l’antica.
Quasi completamente distrutta dal sisma del 1693, conserva ancora l’antica cripta ed i colatoi sotterranei, visitabili con tour guidato.
In questa Chiesa si pensa che un tempo sorgesse il pretorio romano dove Agata subì le torture e i processi. L’attuale altare è il presunto sarcofago che ne ospitò le reliquie.
ℹ️ Consiglio di informarsi bene sugli orari di aperture di queste Chiese prima di visitare Catania. Solitamente sono aperte solo la mattina o chiudono all’ora di pranzo e riaprono dopo le 15/16. La visita all’interno è gratuita ma per poter accedere agli ambienti che raccontano la vita della Santa è necessario partecipare ad un tour guidato (che consiglio) da esperti volontari. Il costo è di circa 2 €.
L’Anfiteatro romano e il Teatro greco romano di Catania
In Piazza Stesicoro, proprio di fronte alla Chiesa di San Biagio, sono ben visibili i resti di un anfiteatro romano (al momento chiuso per lavori).
In Via Vittorio Emanuele, 266 potrai invece visitare il teatro greco romano della città. Il suo aspetto attuale è quello di un teatro romano risalente al II secolo d.C. con un diametro di circa 80 metri e una capienza di 7000 spettatori. Oggi si può ancora vedere l’Odeon, la cavea, l’orchestra e una parte della scena. I pareri sul suo stato di conservazione e il gradimento dei visitatori però non sembrano essere molto positivi. (Per questo ho scelto di sacrificarlo durante la mia visita a Catania).
ℹ️ Il Teatro Greco Romano è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 ed il costo del biglietto intero è di 7 €.
Il Borgo di San Giovanni Licuti
San Giovanni li Cuti è un borgo marinaro che si raggiunge dal centro di Catania con una bella passeggiata sul lungomare. Oggi è particolarmente famoso per la spiaggia nera, di origine vulcanica, con sassi levigati dal mare “li cuti lisci” da cui prende il nome.
Durante la bella stagione le spiagge, i locali, i ristoranti, il porticciolo e i vicoli tra le casette caratteristiche, si animano di catanesi e turisti che scelgono la zona per un po’ di relax.
Non perderti il murales all’ingresso di San Giovanni Licuti, realizzato dall’artista catanese Salvo Ligama, dal titolo “Poseidon” .
Cosa vedere nei dintorni di Catania
Come avrai intuito le cose da vedere a Catania sono davvero tante, variegate e molto interessanti. Se però hai ancora del tempo a disposizione, ti consiglio di fare un salto ai borghi di Aci Castello e Aci Trezza.
Potrai anche avventurarti almeno mezza giornata sulle pendici dell’Etna oppure esplorare le splendide Gole dell’Alcantara.
Per una giornata di mare, relax e shopping, Taormina è sicuramente una meta da non perdere. E non dimenticare di visitare anche Castelmola, il borgo arroccato sopra Taormina. Qui avrai una spettacolare vista a 360 gradi sul mare e sull’Etna e troverai il particolarissimo Bar Turrisi.