Taormina è una delle perle più preziose della Sicilia che nonostante sia rinomata soprattutto per il Teatro Greco, nasconde in realtà un’infinità di cose da vedere.
Sospesa a 200 metri tra cielo e mare, con l’Etna che veglia sullo sfondo, Taormina raccoglie in sé il perfetto mix per qualsiasi esigenza: storia antica, arte e architettura, boutique di lusso, scorci mozzafiato, natura e relax.
Per farti viaggiare con l’immaginazione, ancor prima di scoprire cosa vedere a Taormina, ti invito a leggere le parole che scrittore Johann Wolfgang von Goethe le dedicò nel suo “Viaggio in Italia”:
«Se ci si colloca nel punto più alto occupato dagli antichi spettatori [del Teatro antico], bisogna riconoscere che mai, probabilmente, un pubblico di teatro si vide davanti qualcosa di simile. Sul lato destro si affacciano castelli dalle rupi sovrastanti; più lontano, sotto di noi, si stende la città e, nonostante le sue case siano d’epoca recente, occupano certo gli stessi luoghi dove in antico ne sorgevano altre. Davanti a noi l’intero, lungo massiccio montuoso dell’Etna; a sinistra la sponda del mare fino a Catania, anzi a Siracusa; e il quadro amplissimo è chiuso dal colossale vulcano fumante, che nella dolcezza del cielo appare più lontano e più mansueto, e non incute terrore.»
Johann Wolfgang von Goethe – Viaggio in Italia
Cosa vedere a Taormina
Isola Bella a Taormina

Ancor prima di arrivare nel centro storico di Taormina, vedrai sorgere dalle acque cristalline dello Ionio, abbracciata dall’insenatura dopo il promontorio di Sant’Andrea, una piccola isola verdeggiante.
Isola Bella è diventata riserva naturale e area protetta nel 1998 e numerosi scrittori quali Goethe, Byron e Dillon ne hanno cantato le lodi nelle loro opere. Il soprannome di “Perla del Mediterraneo” le calza a pennello.
Isola Bella fu donata da Ferdinando I di Borbone al Comune di Taormina nel 1806, ma per più di un secolo è stata contesa da proprietari privati finché, nel 1990 la Regione Sicilia è riuscita a riacquistarla.
Per raggiungerla occorre scendere una lunga e scenografica scalinata in pietra (la salita si farà sentire, perciò affrontala con calma). Terminata la discesa troverai una spiaggia di ciottoli e dovrai attraversare un breve tratto di mare dove due correnti marine opposte si infrangono tra loro.
L’acqua è molto bassa ma avrai la necessità di toglierti le scarpe, oppure di indossare scarpette da scoglio (comodissime nelle spiagge rocciose di questo angolo di Sicilia).
Per visitare Isola Bella occorre pagare un biglietto di 5€ (intero) e 2,50 € (ridotto). Al suo interno potrai camminare nei brevi sentieri labirintici distribuiti lungo i resti di antiche mura nascoste da una rigogliosa macchia mediterranea.
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Troverai un paio di terrazze panoramiche e un piccolo museo sulla storia dell’Isola e dell’importanza che ebbe nei secoli scorsi, tuttavia al momento della mia visita molte aree erano chiuse al pubblico.
Non sono rimasta molto soddisfatta dalla visita, ma comprendo che il gradimento possa esser soggettivo.
Ti consiglio però di valutare di esplorarla dal mare, con un’esperienza più emozionante come un tour in barca con aperitivo oppure al tramonto con osservazione dei delfini.
Cosa vedere a Taormina: le porte di accesso al centro storico
Prima di scoprire tutte le cose da vedere nel centro storico di Taormina, dobbiamo collocarci nei pressi di uno degli ingressi al paese.
Ci sono ben tre ingressi principali, situati nei poli opposti, lungo le antiche mura difensive. A sud troverai Porta Catania, a Nord Porta Messina e Porta dei Cappuccini.
Porta Catania: ingresso Sud di Taormina
Porta Catania è situata nella parte meridionale delle antiche mura. E’ caratterizzata da un grande arco a tutto sesto che riportata la data di costruzione 1440 e lo stemma aragonese.
E’ chiamata anche porta del Tocco, perché in passato, quando l’orologio batteva un tocco (ore 13), nella piazzetta lì vicino, iniziavano le riunioni pubbliche.
Gli ingressi a Nord di Taormina: Porta Messina e Porta dei Cappuccini
Le due porte Porta Messina e Porta dei Cappuccini si trovano invece a nord di Taormina.
Porta Messina è chiamata anche porta Ferdinandea, perché inaugurata da Ferdinando IV di Borbone nel 1808, come ricorda anche la lapide ben visibile sopra l’arco a tutto sesto.
Porta dei Cappuccini si trova molto vicina a Porta Messina, ma è molto più sobria e permette di accedere al centro storico tramite la via parallela a Corso Umberto.
E’ da Porta Messina che inizieremo il nostro tour di Taormina.
Chiesa di San Pancrazio a Taormina

Poco prima di raggiungere a piedi Porta Messina, incontrerai la Chiesa di San Pancrazio, dedicata al Patrono di Taormina. Fu costruita in epoca bizantina, fra il VI ed il IX secolo, sui resti di un tempio esastilo del II – I secolo a.C, dedicato a Giove Serapide.
Un importante restauro è avvenuto nel 1600 quando gli è stato conferito l’aspetto barocco attuale che però conserva ancora tracce bizantine e saracene.
Il portale monumentale impreziosisce la facciata che veglia su un incantevole cortile con mattoni in argilla rossa e arcate a tutto sesto.
L’interno è formato da un’unica navata che termina con l’altare maggiore dove è esposta la statua di San Pancrazio in cartapesta e oro zecchino.
Accanto alla chiesa di San Pancrazio sono visibili i resti del tempio di Giove Serapide, sopra al quale si pensa che nel I o II secolo d.C. siano state costruite le terme.
Palazzo Corvaja

Entrando da Porta Messina il tuo sguardo sarà ben presto catturato da un’antica villa gentilizia che racconta secoli di storia attraverso i suoi molteplici stili.
Palazzo Corvaja risale al XI secolo, quando non era altro che una torre cubica fatta costruire dagli arabi con scopi militari nella piazza che fungeva da agorà della greca Tauromenion prima e da antico foro romano poi.
Nel XIII secolo fu aggiunta l’ala laterale sinistra e la scala che collega il cortile al primo piano. Agli inizi del XV secolo risale invece l’ala destra con il grande salone utilizzato per le assemblee del Parlamento Siciliano a partire dal 1411.
Si mescolano così lo stile arabo delle merlature, quello gotico catalano delle bifore e il normanno della sala del Parlamento, in un capolavoro architettonico unico.
Palazzo Corvaja prese il nome dalla nobile famiglia che vi abitò dal 1538 al 1945, per poi lasciarlo nel degrado più totale. Grazie all’intervento del Comune è stato recentemente trasformato e adibito ad Ufficio Turistico e Museo di arti e tradizioni popolari siciliane.
La Chiesa di Santa Caterina di Alessandria d’Egitto

Accanto a Palazzo Corvaja si trova la chiesa barocca di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto, risalente agli inizi del ‘600.
Il portale d’ingresso è stato realizzato in marmo rosa di Taormina ed è sovrastato da una mensola su cui poggia una nicchia che custodisce la statua della Santa a cui è dedicata la chiesa.
L’interno è costituito da un’unica navata e anche qui, sopra ad una delle colonne alle pareti si trova la statua in marmo di Santa Caterina, datata 1493 .
Negli anni ’70, sotto il pavimento della Chiesa, è stata scoperta una cripta in cui venivano sepolti i personaggi più illustri di Taormina.
Odeon di Taormina
Dietro alla Chiesa di Santa Caterina non dimenticarti di ammirare l’Odeon di Taormina. E’ quasi nascosto e molto meno conosciuto rispetto al Teatro Greco che gli ruba la scena, ma la sua importanza storica e artistica non è da meno.
Potrai vedere i resti di un tempio periptero del III secolo a.C. al quale nel II secolo d.C. venne affiancato l’Odeon, ovvero un teatro coperto. La copertura non è arrivata fino ai giorni nostri ma la cavea in laterizio, le 11 file di posti e la nicchia semicircolare sono ancora ben visibili
Il Teatro Greco di Taormina

Il gioiello architettonico di Taormina, un vero e proprio tesoro da ammirare, è senza dubbio il suo leggendario Teatro Greco. Arroccato sulle pendici della città, il maestoso anfiteatro offre una vista spettacolare a perdita d’occhio: dalle sue imponenti gradinate è possibile spaziare con lo sguardo dall’Etna alle limpide acque del Mar Ionio che a volte lasciano intravedere anche le coste della Calabria.
Costruito nel III secolo a.C., il Teatro Greco ha subito nel corso dei secoli numerosi interventi di ristrutturazione, fino ad assumere l’elegante aspetto romano che ancor oggi lo contraddistingue. Situato nel cuore pulsante di Taormina, in Via del Teatro Greco 1, questo gioiello architettonico domina orgoglioso la città, sospeso tra cielo e mare.
Durante la stagione estiva, il Teatro diviene il palcoscenico per grandi eventi culturali, spettacoli teatrali, rassegne di danza e proiezioni cinematografiche, regalando ai visitatori momenti di pura magia in un contesto davvero unico al mondo.
Nelle vicinanze del teatro parte anche il sentiero di Goethe per raggiungere il mare. Si chiama così in ricordo della visita che vi fece il 7 maggio del 1787 Johann Wolfgang von Goethe insieme al disegnatore Christoph Heinrich Kniep.
Corso Umberto

Il cuore pulsante di Taormina è senza dubbio Corso Umberto, la via principale che ne attraversa il centro storico da Porta Catania a Porta Messina.
Passeggiando lungo Corso Umberto, si rimane letteralmente affascinati dalla variegata offerta di attività e servizi che lo animano. Ristoranti di ogni tipo si alternano a pub e locali notturni dove potersi rilassare con un ottimo cocktail o lasciarsi travolgere dalla vivace atmosfera musicale.
Non mancano poi le boutique dei migliori brand della moda, le gioiellerie scintillanti, le storiche botteghe di coloratissimi prodotti artigianali e le deliziose pasticcerie che invitano a concedersi una pausa di puro piacere.
Su Corso Umberto si affacciano le due piazze più suggestive di Taormina: Piazza Duomo e Piazza IX Aprile. Da Piazza IX Aprile, in particolare, si gode di un panorama mozzafiato sul golfo di Giardini Naxos e sull’imponente sagoma del Monte Etna.
Attraverso le numerose viuzze e vicoli che partono dal Corso Umberto, puoi scoprire gli angoli più nascosti e suggestivi di Taormina e non è raro imbattersi in carismatici artisti di strada.
Naumachia


Uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di Taormina è senza dubbio la Naumachia, un’imponente struttura che svela antichi segreti della città. Questa lunga e massiccia parete, interrotta ritmicamente da ampie nicchie ad arco, rappresenta in realtà il fronte di un maestoso ninfeo sovrapposto a un porticato di epoca ellenistica, di cui oggi rimane soltanto la base.
L’originale scopo di questa monumentale architettura era quello di delimitare e impreziosire una vasta piazza, fungendo allo stesso tempo da supporto per la terrazza superiore. Nelle nicchie, un tempo, erano collocate deliziose statue decorative, come testimonia il prezioso ritrovamento del torso in marmo di una figura di Apollo.
Ma la Naumachia nasconde anche un altro affascinante segreto: dietro la parete si cela un imponente serbatoio d’acqua probabilmente dismesso quando, in epoca imperiale, vennero realizzati nuovi e più efficienti acquedotti, come quello della vicina Salita Giafari, ancora oggi in funzione.
Parco Trevelyan – Villa Comunale di Taormina
Immerso in un incantevole scenario naturale, il Parco Trevelyan della Villa Comunale è il polmone verde di Taormina. Situato a pochi passi dal centro storico, fu voluto dalla nobildonna scozzese Lady Florence Trevelyan, moglie del sindaco Prof. Cacciala.
Qui, ti sorprenderanno le eccentriche “strutture a forma di alveare”, volute dalla stessa Lady Trevelyan e realizzate con materiali poveri quali mattoni, tegole e legno, in uno stile eclettico e pittoresco. Questi piccoli rifugi servivano alla nobildonna per osservare gli uccelli o prendere il tè.
Il parco si estende per 280 metri di lunghezza e 70 di larghezza, dividendosi in tre aree principali:
- la parte centrale, cui si accede dall’ingresso principale, con il giardino a due livelli costellato di statue e un alveare,
- l’area a sud, con una grande aiuola a cuneo che funge da parco delle rimembranze dominata da filari di ulivi;
- la parte a nord, che è la più vasta, articolata in due livelli raccordati da una rampa inclinata, con una pineta e il giardino degli odori.
Piazza IX Aprile
Piazza IX Aprile non è una semplice piazza, ma una meravigliosa terrazza panoramica sul mare e il centro della vita mondana taorminese. Qui si affacciano numerosi caffè all’aperto, la chiesa barocca di San Giuseppe, l’ex chiesa gotica di Sant’Agostino e la torre dell’Orologio.
Inizialmente la piazza era intitolata a Sant’Agostino, ma il 9 Aprile 1860 circolò la notizia dello sbarco di Garibaldi a Marsala. Anche se in realtà il condottiero arrivò il mese successivo, i cittadini decisero ugualmente di onorare quella data rinominando la piazza più affascinante di Taormina.
La Torre dell’Orologio

La Torre dell’Orologio di Taormina fu costruita nel XII secolo sui resti di un’antica fortificazione del IV secolo a.C. Fu rasa al suolo durante l’invasione delle truppe francesi di Luigi XIV nel 1676 e 3 anni dopo i taorminesi ne chiesero la ricostruzione. Fu proprio in quell’occasione che fu aggiunto anche il grande orologio che le ha dato il nome.
La Torre ha un immenso valore per i cittadini perché le sue campane suonano a festa in due eventi speciali: il giorno dell’elezione del sindaco e durante la processione del 9 luglio dedicata al Patrono San Pancrazio.
Chiesa di San Giuseppe a Taormina

La maestosa e scenografica Chiesa di San Giuseppe domina con fiera eleganza la suggestiva Piazza IX Aprile di Taormina. Grazie alla sua posizione rialzata, l’edificio sacro si erge come un imponente protagonista del paesaggio cittadino, dando il benvenuto ai visitatori attraverso una doppia scalinata che conduce alla sua facciata barocca.
Realizzata con l’impiego di variopinti marmi locali, la facciata della Chiesa di San Giuseppe sfoggia un raffinato gioco di colori e decorazioni, culminante nel grande portale centrale sormontato da un maestoso timpano barocco. A completare questa scenografica visione, in una nicchia sovrastante, svetta la possente statua di Cristo Re, quasi a benedire l’intero contesto.
Accanto alla facciata, domina il massiccio campanile dalle tipiche architetture aragonesi, conferendo all’insieme un’atmosfera di solenne e imponente maestosità.
Gli interni della chiesa, disposti su un’unica navata con transetto, sono un vero trionfo di stucchi e decorazioni risalenti al ‘700 con ricorrenti motivi floreali e teste angeliche. L’apice di questa sinfonia decorativa è senza dubbio la cupola affrescata, che incanta lo sguardo del visitatore con la scena di San Giovanni Bosco Bambino tra la Madonna e Gesù.
Ex chiesa di Sant’Agostino

In un lato di piazza IX aprile si trova invece la quattrocentesca ex chiesa di Sant’Agostino. E’ stata realizzata in stile tardo gotico siciliano e dedicata inizialmente a San Sebastiano.
Sul lato sinistro della facciata spicca il campanile che ricorda una torre merlata, mentre al centro si apre il portale in marmo di Taormina che fu realizzato nel 1700 per sostituire il precedente in stile gotico.
Nel 1933 la Chiesa diventò biblioteca per accogliere le collezioni di libri provenienti dagli ex conventi di Sant’Agostino, San Domenico e dei Cappuccini. Ancora oggi mantiene questa funzione.
Il Municipio di Taormina – Palazzo dei Giurati
Lungo Corso Umberto troverai anche il municipio di Taormina, all’interno del palazzo dei Giurati. Si tratta di un palazzo settecentesco inconfondibile per la presenza di bandiere e di un portone ad arco a tutto sesto e finestre in pietra chiara che contrasta il rosa della facciata.
Duomo di Taormina – Basilica cattedrale di San Nicolò di Bari

Il Duomo di Taormina è dedicato a San Nicola di Bari e si presenta con una austera facciata in pietra con merli a corona e un tozzo bastione che funge da torre campanaria. Ad ingentilirla solo un piccolo rosone d’ispirazione rinascimentale e due monofore.
Fu costruito nel 1400 sui resti di una chiesa medievale, ma ha subito vari rimaneggiamenti visibili soprattutto nei portali: il principale è del 1636 mentre quello laterale sinistro del ‘400 e il laterale destro del ‘500.
L’interno è a croce latina con tre navate e sei altari minori nelle due navate laterali. In ogni lato ci sono tre colonne monolitiche in marmo rosa di Taormina sormontate da capitelli a foglia e a squama di pesce che sostengono la navata centrale, il cui soffitto ligneo è arricchito da decori arabi/gotici.
La fontana di Piazza Duomo

Anche la fontana barocca seicentesca di fronte al Duomo cattura l’attenzione. E’ costruita su scalini circolari e impreziosita da 4 colonne laterali sormontate da cavallucci marini dai quali un tempo sgorgava l’acqua e che gli sono valsi il nome di “4 Fontane“.
Fu fatta costruire nel 1695 dagli amministratori Vincenzo Cacopardo, Cesare Cipolla, Vincenzo Spuches, Geronimo Mena, i cui nomi sono scolpiti all’esterno della vasca grande.
Al centro della fontana, si erge la versione femminile del Minotauro, stemma della città di Taormina, che sorregge una sfera ed uno scettro, simboli di potere.
Chiesa di Sant’Antonio Abate
Se deciderai di entrare nel centro storico di Taormina passando per Porta Catania, incontrerai la Chiesetta di Sant’Antonio Abate.
Fu costruita nel 1330 lungo la cinta muraria e nei pressi della torre che sovrastava la porta di Sant’Antonio, da cui prende il nome. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu distrutta dai bombardamenti, ma prontamente ricostruita utilizzando le pietre originali.
Al suo interno potrai ammirare una nicchia con la statua lignea di Sant’Antonio Abate e un presepe permanente costruito nel 1953, dove sono stati inseriti numerosi monumenti di Taormina.
Palazzo dei Duchi di Santo Stefano
A ridosso delle mura di Porta Catania immerso tra la rigogliosa vegetazione di un pittoresco giardino, fa capolino il palazzo dei Duchi di Santo Stefano. Si tratta di un palazzo Torre risalente agli inizi del XV secolo in cui si mescolano lo stile gotico siciliano con richiami arabo normanni.
Le facciate sono abbellite da un fregio in pietra lavica e pietra di Siracusa e da bifore trilobate con rosoni traforati al secondo piano.
Numerosi sono stati i proprietari del Palazzo dei Duchi nel corso dei secoli, ma adesso è la sede della Fondazione Giuseppe Mazzullo, scultore nato a Messina nel 1913. Sia nelle sale interne che nel giardino sono esposte 39 sculture e 17 disegni dell’artista, visibili gratuitamente.
Ex Chiesa del Carmine
Lungo Corso Umberto incontrerai anche l’ex chiesa del Carmine, costruita nel 1662 in stile barocco insieme al convento dei frati Carmelitani.
A causa dei saccheggi avvenuti nei secoli scorsi e dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata quasi completamente ricostruita e adibita ad auditorium o spazio espositivo.
Cosa vedere fuori dal centro storico di Taormina
La Chiesa della Madonna della Rocca di Taormina

La Chiesa della Madonna della Rocca è una piccola gemma preziosa nascosta poco distante dal centro storico di Taormina, raggiungibile in auto, con le navette o tramite una scalinata con 300 scalini che parte dal meraviglioso belvedere di fronte.
Si tratta di una chiesetta interamente scavata nella roccia, fondata dall’Abate Francesco Raineri con il supporto dell’arcivescovo di Messina Geronimo Venero, intorno al 1640.
Le sue origini sono però legate anche alla leggenda di un pastorello che durante un temporale si rifugiò in quell’anfratto e fu confortato da una signora vestita di azzurro. Molti curiosi si recarono sul luogo e giurarono di aver visto proprio l’immagine della Vergine impressa sul sasso in cui era apparsa la Signora.
Anche il Vescovo in persona volle constatare il miracolo e decise di costruire sul luogo la Chiesa intitolata proprio alla Madonna della Rocca.
Accanto al Santuario sorgeva un piccolo monastero dei Basiliani, oggi dismesso.
Castello Saraceno di Taormina
Dalla Chiesa della Madonna della Rocca parte un sentiero piuttosto impegnativo ma molto suggestivo che ti consentirà di arrivare fino al Castello Saraceno. Situato a 400 metri di altitudine, sulla cima del Monte Tauro, il castello fu costruito per poter controllare tutta la valle del fiume Alcantara e difenderla dalle incursioni arabe.
Oggi il castello Saraceno non è visitabile, in quanto sono rimaste intatte solo le mura esterne alte circa 4 metri, ma gli interni sono quasi totalmente distrutti. Potrai quindi solo avvicinarti esternamente percorrendo il sentiero in salita che ti ho menzionato poco fa.
Sono circa 800 metri di passeggiata e 100 metri di dislivello che ti mostreranno scorci meravigliosi sulla costa, sulla vegetazione mediterranea e sulla città di Taormina.
Se la giornata non è troppo calda e soleggiata, l’escursione è una delle cose più suggestive e insolite da fare a Taormina.
Cosa vedere nei dintorni di Taormina
Le spiagge nei dintorni di Taormina

Nelle vicinanze di Taormina, oltre ad Isola Bella, si trovano numerose spiagge dove potrai rilassarti. Ricorda però che la loro fama le rende quasi invivibili in alta stagione. Ecco la lista delle spiagge di Taormina:
- Giardini Naxos: celebre località balneare a pochi minuti da Taormina, con ampie spiagge, lidi attrezzati e una vivace vita notturna. Degni di nota sono i resti dell’antica città greca di Naxos e il bellissimo lungomare,
- Mazzarò: piccola spiaggia adiacente all’Isola Bella, raggiungibile in funivia e caratterizzata da scogli e forma circolare,
- Letojanni e Mazzeo: ampie spiagge con numerosi stabilimenti balneari, ristoranti e servizi. Ideali per famiglie e grandi gruppi, con ampi arenili liberi e tanti parcheggi,
- Spiaggia di San Marco: leggermente più distante, ma meritevole di visita. Caratterizzata da una pineta che offre ombra e relax nelle ore più calde, è abbastanza semplice trovarvi parcheggio,
- Fondaco Parrino: spiaggia molto tranquilla frequentata soprattutto dai locali. Da qui, in barca, si possono raggiungere suggestive piscine naturali.
Le Gole dell’Alcantara


Le Gole dell’Alcantara rappresentano uno dei luoghi naturali più affascinanti e suggestivi della Sicilia orientale. Questo canyon fluviale dalle pareti verticali di basalto nero di origine vulcanica è stato scolpito nel corso dei millenni dalle acque del fiume Alcantara.
Lungo il percorso, troverai incantevoli piscine naturali dalle acque cristalline per fare il bagno, canyoning, bodyrafting e un ambiente incontaminato e ricco di biodiversità che offre numerose opportunità per escursioni e trekking.
>> Scopri di più sulla visita alle Gole dell’Alcantara <<
L’antico borgo di Castelmola

Situato a circa 600 metri di altitudine, il pittoresco borgo medievale di Castelmola domina dall’alto la baia di Giardini Naxos e il possente vulcano Etna. Arroccato su uno sperone roccioso, il paese conserva ancora le sue antiche mura, vicoli e scalinate in pietra che regalano uno scenario suggestivo e ricco di fascino.
L’atmosfera è molto più tranquilla rispetto alla vivace Taormina ma anche qui nn mancano le sorprese. Non puoi assolutamente perderti uno dei 7 bar più particolari al mondo: il Bar Turrisi. Ti svelo qui sotto di cosa si tratta!!!
Una risposta su “Cosa vedere a Taormina”
Bellissima! La prossima volta vengo anche io! 😁