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Il Museo Fallero di Valencia: custode dei ninots e di una affascinante tradizione

Il Museo Fallero di Valencia è una tappa imperdibile per comprendere non solo la storia delle Fallas ma anche la vera anima della città.

E’ uno dei musei che spesso vengono trascurati a favore delle attrazioni più famose, ma se deciderai di visitarlo, ti ritroverai in un mondo di personaggi vivaci e colorati che ti permetteranno di assaporare una piccola parte della magia delle Fallas di Valencia, in qualsiasi periodo dell’anno. Anche quando non potrai vivere le vibranti celebrazioni in diretta.

All’interno del Museo Fallero sono infatti esposti tutti i ninots che ogni anno ricevono l’indulto e vengono salvati dalle fiamme della Cremà, nel giorno di San Giuseppe, il 19 marzo.

Ma come nasce il Museo Fallero di Valencia?

Durante gli anni ’20, la popolazione di Valencia iniziò a lamentarsi per la distruzione delle splendide creazioni che partecipavano alla Fallas e che stavano assumendo sempre più le sembianze di un’opera d’arte.

Si propose di salvare dalle fiamme alcuni personaggi o scene che si fossero distinte per una particolare qualità. Nel 1924 si avanzò la richiesta di indultare un ninot, ma non ricevette alcun riscontro. Fu solo nel 1933, durante una sfilata, che si decise di premiare un ninot attraverso una votazione popolare.

Nel 1934, il Comune organizzò un concorso di idee per arricchire i festeggiamenti della Settimana Fallera. In questo contesto, Regino Mas, un noto artista faller e figura di spicco dell’Associazione degli Artisti Fallers, propose un’iniziativa chiamata “L’indult del foc” (l’indulto dal fuoco).

Questa proposta ispirò l’istituzione delle prime esposizioni di ninots de falles e il concetto di indultare il ninot che avesse ricevuto il maggior numero di voti in una votazione popolare. Nel 1936, da questa idea nacque anche la Cavalcata del Ninot.

E fu così che per risolvere la necessità di esporre tutti i ninots vincenti, nel 1971, all’interno dell’antico Convento di St. Casa della missione di Vincent de Paul, fu allestito il Museo Fallero.

Cosa vedere all’interno del Museo Fallero di Valencia

All’interno del Museo Fallero, puoi ammirare tutti i ninot indultati della categoria principale dal 1934 e quelli della categoria infantile dal 1963 a oggi, esposti in ampie sale in ordine cronologico.

Numerosi pannelli ti permetteranno di scoprire nei dettagli tutta la storia delle Fallas.

Manifesti Las Fallas Valencia

Ci sono inoltre tutti i manifesti delle varie edizioni (dal 1929) con gli annunci dei vincitori e dei finalisti, i quadri con le Falleras Mayores (dal 1995 ad oggi) e le spille delle commissioni falleras valenciane. 

Molto interessante è anche la descrizione dell’evoluzione delle tecniche e dei materiali nel corso degli anni, che hanno consentito agli artisti di realizzare opere sempre più duttili e leggere e di dimensioni maggiori.

Sembra di esser in un piccolo regno incantato dove le forme e i colori dei ninots, raccontano storie e infondono allegria. Potrai perderti tra i loro simpatici e raffinati dettagli, ammirando la maestria con la quale son stati realizzati, e divertirti ad indagare quello che vogliono rappresentare.

I ninots dei bambini

Nella collezione di ninots dedicati ai bambini, si osserva un affascinante connubio tra la tradizione locale e l’influenza della cultura di massa, in particolare quella proveniente dalla Disney.

Tra i ninots infantili che hanno ricevuto l’indulto, puoi ammirare figure iconiche delle storie della tradizione popolare accanto a personaggi noti della televisione e del cinema e anche altri legati a temi storici e mitologici.

Sono opere eccentriche e stravaganti che incantano grandi e piccini, mettendo in moto la fantasia.

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L’evoluzione delle tecniche e dei materiali per la realizzazione dei ninots

Calchi ninots esposti Museo Fallero Valencia

Nel Museo Fallero potrai informarti sull’evoluzione delle tecniche e dei materiali confrontando le spiegazioni dei testi direttamente con i ninots esposti. Noterai subito una notevole differenza tra i primi ninots e quelli più recenti, ma rimane indubbia la bravura dei loro realizzatori.

Inizialmente le Fallas venivano costruite nei vari quartieri, e solo occasionalmente intervenivano esperti falegnami o pittori. Nel corso degli anni, sono nati dei veri e propri artisti fallero specializzati nella progettazione e costruzione di opere d’arte che li portassero alla vittoria. Iniziarono a svolgere il loro lavoro in laboratori ecformarono anche un’associazione specifica.

In origine, la struttura dei ninots delle Fallas era realizzata in legno o filo di ferro, rivestita con cavi e vecchi stracci o abiti. Le mani e i piedi erano creati utilizzando vecchi calzini e guanti, riempiti di materiale vario.

ninot famiglia numerosa

Per ottenere le teste, si utilizzava la cera: partendo da una scultura in maiolica, si realizzava uno stampo in gesso che veniva tagliato in pezzi, successivamente riempiti con cera rinforzata da strati di grasso. Una volta modellata la testa, si versava alabastro liquido per formare una pellicola attorno al contorno, conferendole solidità. Infine, la cera veniva dipinta con colori a olio.

Dal 1953, Juan Huerta introdusse l’uso del cartone nella realizzazione dei ninot.

Nel 1980, si iniziò a impiegare il poliestere espanso, noto anche come sughero bianco. Questo materiale è più facile da modellare e leggero, e può essere dipinto con una pistola a spruzzo dopo averlo rivestito con una pellicola che ne sigilla la porosità.

L’intero processo è in continua evoluzione grazie all’integrazione di tecnologie digitali avanzate.

La Fallera Mayor e le Commissioni falleras

ritratto Fallera mayor Valencia Museo Fallero

La Fallera Mayor è una delle figure iconiche della Fallas di Valencia. E’ stata introdotta nel 1931 e la sua carica dura un anno. Rappresenta la festa e la onora partecipando a numerosi eventi e spettacoli durante tutto l’anno del suo regno onorario.

Viene selezionata tra le rappresentanti di tutte le commissioni fallere e il suo ruolo richiede una preparazione sia accademica che personale di alto livello. La sua valutazione si basa su criteri come responsabilità, empatia, abilità comunicative e una profonda conoscenza della cultura valenciana.

Il suo aspetto è davvero particolare: i capelli sono raccolti in un’acconciatura tradizionale, mentre l’abito, ricco di ornamenti, è impreziosito da una fascia che sfoggia i colori della Comunità Valenciana.

Dal 1995, i ritratti della Fallera Mayor dell’anno vengono esposti nel Museo Fallero, accanto alle spillette rappresentative delle commissioni falleras, che sono le vere promotrici di questa festa straordinaria. Permettono infatti che le Fallas vengano celebrate e tramandate di generazione in generazione.

Abito originale Pepita Samper Museo Fallero Valencia

Nel Museo è esposto anche l’abito originale di Pepita Samper, prima Miss Spagna nel 1929.

Dopo la vittoria, il consiglio comunale di Valencia, sua città natale, la invitò a presiedere le Fallas. Anche se non ha mai ricoperto il titolo di Fallera Mayor di Valencia, è considerata una sua predecessora grazie al suo ruolo di ambasciatrice della città che ha svolto egregiamente indossando il costume tradizionale valenciano durante vari concorsi di bellezza.

Informazioni utili per la visita del Museo Fallero di Valencia

Ingresso Museo Fallero Valencia

Il Museo Fallero di Valencia si trova in Plaza Monteolivete 4, a pochi passi dalla Ciutat de les Arts i les Ciències.

E’ aperto:

  • dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 19:00,
  • la domenica e festivi dalle 10:00 alle 14:00,
  • l’ultimo ingresso è consentito sempre 45 minuti prima della chiusura.

Il costo del biglietto è di:

  • 2€ intero,
  • 1€ (gruppi, pensionati e studenti muniti di Carta Giovani).
  • Gratuito: per i minori di 16 anni, tutte le domeniche e i giorni festivi e per i possessori della VTC.

*Ringrazio Visit Valencia per avermi fornito la VTC con la quale ho conosciuto e visitato questo museo, e per tutto l’aiuto nell’organizzazione della visita di Valencia.


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