Cosa vedere a Barchi?
Inizio con una breve presentazione di un borgo che forse ancora non avevate nemmeno sentito nominare. Barchi è un minuscolo paese dell’entroterra marchigiano che dal 2017 è stato inglobato nel nuovo comune di Terre Roveresche, in provincia di Provincia di Pesaro Urbino.
Passeggiare per le vie del centro storico, tra le mura dell’antico castello, richiede poco tempo ma vi condurrà in un autentico tuffo nel passato. L’antico castello di Barchi fu riprogettato completamente da Filippo Terzi con lo scopo di trasformarlo in una piccola città ideale del Rinascimento attraverso effetti ottici e geometrie esoteriche come la divina proporzione.
I vicoli ben curati nascondono chiese e palazzi storici, camminamenti e terrazze panoramiche racchiusi in un minuscolo spazio ma in perfetta armonia tra di loro. E Porta Nova vi darà il benvenuto con un originale tocco di modernità che però non ne scalfisce l’imponenza seicentesca.
Cosa vedere a Barchi, il piccolo borgo di Terre Roveresche
Porta Nova: l’accesso “ricamato” di Barchi

Devo ammettere che il motivo per cui ho scelto di visitare Barchi è stata proprio Porta Nova per la sua originale installazione che la rende ancor più attraente.
Nel 2019, le donne del paese hanno dato vita ad un progetto sensazionale per rilanciare il piccolo borgo. Hanno realizzato all’uncinetto una coperta gigante per ricoprire tutta la facciata dell’arco trionfale di accesso al paese. Coloratissima e ipnotica, la “creazione” doveva innanzitutto trasmettere un messaggio di gioia e allegria.
Oggi Porta Nova ha un nuovo look: le mattonelle della prima versione hanno lasciato spazio ad un albero della vita cucito con ben 5 km di fili colorati. Un benvenuto di grande effetto!
La Chiesa di Sant’Antonio da Padova di Barchi
Nella piazzetta, ai piedi della salita che conduce a Porta Nova, si scorge la chiesa di S. Antonio da Padova costruita nel XVII secolo al posto di un ospedale per i poveri e i viandanti.
Custodisce un’Adorazione dei Magi del 1648 e la Madonna del Presepe, una statua di legno a cui gli abitanti sono molto devoti.
Secondo la leggenda la Madonna di Barchi era custodita nella cappella del vecchio cimitero insieme ad un presepe. Un giorno il parroco decise di spostare solo la statua nella chiesa di Sant’Antonio ma misteriosamente il giorno seguente fu ritrovata nella sua vecchia collocazione.
La collegiata di Sant’Ubaldo a Barchi

Dopo aver attraversato Porta Nova, proseguendo lungo Corso Umberto si incontra la Collegiata di Sant’Ubaldo (erroneamente chiamata anche Chiesa della SS. Resurrezione).
La facciata in laterizio lascia già ben intuire la divisione interna a tre navate, con quella centrale rialzata che ospita il presbiterio.
All’interno colpiscono subito i sei altari laterali con gli stemmi delle famiglie nobili e preziosi dipinti del XVI secolo. Appariscenti sono anche i materiali pregiati utilizzati per tutte le rifiniture della chiesa. Gli altari, le nicchie, le oliere e il fonte battesimale sono in pietra arenaria, il pavimento in pietra bianca e rosa del Furlo e le basi delle colonne in alabastro.
Molto importante è anche l’organo storico del 1789 realizzato da Gaetano Callido, il massimo esponente della scuola organaria neoclassica settecentesca. Degni di nota sono anche il crocefisso ligneo a lato dell’altare centrale e gli angeli del transetto probabilmente realizzati da Terzi e la mitria e lo zucchetto appartenuti al patrono di Barchi, Sant’Ubaldo.
Cosa vedere a Barchi su prenotazione: il Museo degli Orci e orciai e della Banda Grossi
Accanto alla collegiata, nelle “grotte” o cantine del palazzo che prima ospitava un istituto di suore, si trova oggi il piccolo Museo degli orci e orciai e della Banda Grossi.
A Barchi e nel territorio limitrofo la lavorazione della terracotta risale almeno al ‘700 e nel 1950 c’erano ancora ben 20 fornaci attive che davano lavoro a circa 60 famiglie. Nel museo sono quindi raccolti alcuni campioni di vasellame tipico, gli orci panciuti, accompagnati da pannelli che ne spiegano materiali e tecniche di produzione. Parallelamente si ripercorrono anche le avventure della banda Grossi, un gruppo di briganti che era attiva nelle campagne nel XIX secolo.
Attenzione: Il Museo è aperto solo su richiesta contattando il Comune di Barchi.
Il Palazzo civico di Barchi e le attrazioni lungo Corso Umberto

Poco più avanti si arriva al cospetto del Palazzo Civico, riconoscibile per la torre campanaria cuspidata con l’orologio originale ad una sola lancetta e per il loggiato. Il palazzo e la torre furono costruiti secondo le norme della divina proporzione.
Il loggiato, formato da quattro archi che oggi nascondono l’accesso agli uffici comunali, ospitava probabilmente un mercato coperto come dimostrano anche le tacche per le misure incise nella pietra arenaria. E nella lunetta di fronte al portone d’ingresso ci sono ancora tracce di un affresco del ‘500.
Il palazzo civico si affaccia sulla piccola piazza insieme agli altri palazzi del “potere” e alla fontana che riforniva le famiglie collegata direttamente alla cisterna sottostante.
Gli spazi sono molto ridotti, la piazza è piccola e i vicoli stretti, ma in grande armonia tra di loro. Uno dei tanti, accoglienti, angolini di Barchi!
Da qui si può scendere verso il basso lungo Via Verdi (l’altro accesso nel centro storico di Barchi) per ammirare il palazzo della Rovere e lo stretto vicolo degli Ebrei che testimonia la presenza della comunità ebraica, documentata almeno dal 1544.
Proseguendo lungo Corso Umberto si arriva in pochi passi ad uno splendido giardinetto pubblico.
Mi ha davvero stupito la cura dei dettagli e la pulizia di questo minuscolo paesino, non manca proprio niente ed e’ davvero molto curato!
Una volta arrivati all’area verde, inutile dirvi di ammirare il bucolico paesaggio circostante che verso l’infinito si perde nel mare. Ne rimarrete immediatamente rapiti!

Via Mura al Mare e Via Mura al Monte
Per tornare a Porta Nova non perdetevi la passeggiata lungo le mura. Fare tutto il percorso circolare non vi porterà via che qualche minuto. Lungo via Mura al Monte, si può ancora vedere uno dei torricini circolari voluti da Filippo Terzi, che ricorda molto quello della fortezza Albornoz di Urbino.
Avrete notato che le attrazioni di Barchi non sono molte, ma è l’accoglienza, il ritmo lento e l’intimità del borgo a rendere la passeggiata tra le sue mura molto piacevole.
Cosa vedere nei dintorni di Barchi (PU)
Anche gli altri tre paesi che si sono uniti a formare il comune di Terre Roveresche riservano qualche sorpresa. Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro sono a pochissimi km di distanza da Barchi e se vi trovate nei dintorni vi consiglio una visita.
Clicca qui per la mia visita a > Orciano di Pesaro
Se invece volete vedere qualche borgo un più grande di Barchi, vi lascio un po’ di consigli su cosa vedere a:
3 risposte su “Cosa vedere a Barchi, il piccolo paese di Terre Roveresche (PU)”
mi chiamo roscini guglielmo sono nato a barchi il 28 gennaio 1941 e dal gennaio 1952 abito a saronno quasi ogni anno vengo a barchi per fare visita ai parenti defunti e per rivedere il paese ed i luoghi dove ho trascorso i miei 12 anni dinfanzia che oggi dopo aver visto il mondo sento grande nostalgia del mio paese natio .
Buongiorno signor Guglielmo, grazie per avermi resa partecipe dei suoi ricordi legati a Barchi. Le auguro di poter tornare sempre più spesso in questo piccolo e grazioso gioiellino marchigiano. Buona giornata
grazie simona ,mi sono peremesso di contattarti perche il tuo cognome corrispondeva ad un mio compagno di scuola 5 elementare tanfani romano che ricordo con affetto,riguardo alla nostalgia del mio paese natio e in continuo aumento e quando vedo le foto dei luogni della mia infanzia anche breve mi emoziono ed il desiderio che ho sarebbe quello di riviverci per qualche giorno per constatare come si svolge la vita giornalieara a barchi che ho sempre portato come ricordo ,io umile persona nato in un umile paese barchi trovarsi in giro per il mondo newiork ,mongolia ,londra parigi barcelona berlino parigi vienna mosca 1970 ,warsavia ecc ecc ed aver stretto la mano a personaggi come besgnef, kossighin ,jaruseschi,ed il generale franco ,tutti luoghi e personaggi con il pensiero di essere una umile persona nata a barchi ,scusate non ho altro il magone mi assale .