Sulle rive del fiume Ebro, a Saragozza, si erge la meravigliosa Basilica di Nostra Signora del Pilar, gioiello di arte barocca aragonese e custode di un immenso patrimonio artistico e religioso.
Il Santuario dedicato alla Virgen del Pilar (nome con il quale si indica Maria Vergine in Spagna) è il più antico della nazione e probabilmente dell’intera Cristianità.
E’ inoltre la concattedrale di Saragozza insieme alla vicina Cattedrale di San Salvador (SEO).
La tradizione del Pilar
Secondo un’antichissima tradizione, la Vergine si spostò da Gerusalemme a Saragozza per incoraggiare l’apostolo Santiago (Giacomo) che predicava il Vangelo sulle rive dell’Ebro insieme ai primi convertiti.
Era la notte del 2 gennaio del 40 d.C.
Questi fatti rappresentano una peculiarità per la Cristianità in quanto si parla di una venuta e non di un’apparizione della Madonna.
A differenza degli altri eventi di Lourdes, Fatima, Banneux, La Salette, Higüey ecc. la Vergine raggiunse questo luogo direttamente dalla Palestina, quando era ancora in vita.
Lo ricordano anche le parole della liturgia che si recita il 2 gennaio, in occasione della Festa della Venuta della Madonna: “con nessuna nazione ho fatto una cosa del genere”.
A rafforzare ancor più l’importanza di quella “venuta”, si ricorda anche che fu la Vergine stessa a portare a Saragozza il Pilar (pilastro o colonna) con lo scopo di utilizzarlo per la costruzione di una cappella di quello che sarebbe stato il primo Santuario Mariano di tutta la Cristianità.
Inoltre, il legame tra il Pilar e Giacomo che posizionò il pilastro, ha fatto sì che Saragozza e Compostela siano diventate i due punti di riferimento per la spiritualità spagnola e non solo.
Nonostante il Santuario sia stato ricostruito più volte ed abbia subito anche un incendio, la colonna in alabastro, attualmente ricoperta di bronzo e argento, è arrivata fino ai giorni nostri. Rimane scoperta solo in un piccolo oculo chiamato “humiliadero“, situato nella parte posteriore della cappella all’interno della Basilica di Nostra Signora del Pilar.
I fedeli possono così venerarlo e baciarlo proseguendo la tradizione del bacio iniziata da Giovanni Paolo II, il 10 ottobre 1984.
Storia della Basilica di Nostra Signora del Pilar
L’attuale Basilica di Nostra Signora del Pilar con le sue immense dimensioni, una grande cupola centrale, dieci cupole più piccole e quattro campanili fu fatta costruire a partire dal 1681 e progettata da Felipe Sánchez Herrera “El Mozo”.
Sostituì la basilica costruita in stile gotico nel 1515 che a sua volta rimpiazzò quella romanica, devastata da un grande incendio nel 1443.
Nel 1718 furono completate le navate e vennero recuperati la pala d’altare maggiore e il coro dall’antico tempio gotico.
Dopo un lungo intervallo, Ferdinando IV nominò Ventura Rodríguez come nuovo architetto della chiesa, il quale modificò radicalmente il progetto del suo predecessore ed anche la struttura della Santa Cappella, situata nelle parte centrale dell’edificio.
Gli ultimi elementi ad essere aggiunti furono le torri, realizzate nel XX secolo.
Cosa vedere all’interno della Basilica di Nostra Signora del Pilar
Passeggiando tra le navate della Basilica di Nostra Signora del Pilar, avrai l’opportunità di ammirare affreschi straordinari, magnifiche sculture e intricati dettagli architettonici che raccontano storie secolari.
All’entrata potrai vedere fasci di bandiere di Repubbliche Ispanoamericane che ricordano che la Virgen del Pilar non è solo patrona di Saragozza, ma anche della Hispanidad (la comunità dei paesi di lingua e cultura spagnola).
Poco distante dalle bandiere troverai la bellissima Cappella della Vergine, un piccolo tempio in marmo diaspro e bronzo dorato che ospita la Virgen del Pilar. La statua della Vergine, alta 38 cm e realizzata in legno dorato risale alla metà del XV secolo.
Viene adorata quotidianamente da molti degli abitanti di Saragozza, fedeli e non, e può essere toccata solo durante i festeggiamenti del 12 ottobre o dai bambini in attesa di ricevere la prima Comunione.
Nella parete accanto alla cappella, troverai due elementi insoliti e inaspettati: due delle tre bombe inesplose scagliate contro la Basilica il 3 agosto 1936. Furono lanciate da un trimotore repubblicano durante la Guerra civile spagnola, quando la Catalogna era alleata con i Repubblicani e l’Aragona era sotto il controllo dei Nazionalisti.
Dal rapporto ufficiale si scopre che una bomba colpì il selciato in un punto distante circa otto metri dalla facciata e oggi contrassegnato da una lapide, mentre le altre due penetrarono nel tetto della basilica, atterrando rispettivamente davanti all’altare della Vergine e nel coro. Nessuna delle tre bombe esplose: un evento sorprendente che i fedeli considerano un miracolo della Vergine.
Gli affreschi di Goya e altre splendide opere nella Basilica del Pilar
Splendidi sono anche gli affreschi delle cupole tra cui spiccano quelli di Francisco Goya, che nel 1772 ricevette l’incarico di dipingere la Volta del Coreto di fronte alla Santa Cappella.
L’affresco ritrae “L’Adorazione del Nome di Dio” con uno stile che fonde il tardo barocco romano con il rococó. E’ la prima opera importante che l’artista realizzò a Saragozza, ricevendo però un onorario molto inferiore rispetto agli altri pittori che lavorarono per abbellire la Basilica.
Inoltre, nel 1780 Goya iniziò la sua meravigliosa opera “Regina Martyrum” per la cupola nella navata nord, dipingendo per la prima volta una superficie semisferica. I bozzetti di questo lavoro sono esposti proprio nella Basilica.
Accanto alla cupola di Goya si trova il punto in cui il Sacro Pilar rimane scoperto. Potrai notarlo dalla lunga fila di fedeli che con pazienza aspettano il loro turno per baciarlo e pregare.
Incantevole è anche il coro maggiore in legno di rovere delle Fiandre formato da 4 tastiere, una pedaliera, 80 registri e 6500 canne, alcune del XVI secolo. La maestosa inferriata è stata realizzata nel 1579 da Tomás Celma.
Il Museo del Pilar
All’interno della sagrestia maggiore della Basilica è stato allestito anche il Museo del Pilar dove sono esposti alcuni dei mantelli e dei gioielli donati alla Vergine dal XVI secolo ad oggi. Ci sono inoltre cimeli religiosi dei secoli XVI e XVII e di artigianato mudéjar e le bozze realizzate da Goya, Bayeus, González Velázquez per le opere pittoriche con le quali hanno decorato le pareti della Basilica.
Il Museo del Pilar è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 20:00. L’accesso è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.
Il costo del biglietto di ingresso è di 3 € con riduzioni per età e gruppi. Ti consiglio però di sfruttare il biglietto cumulativo di 10 € che ti permette di accedere anche a La SEO del Salvador, al Museo degli Arazzi, alla Torre del Pilar, al Rosario de Cristal. Sono tutte attrazioni meravigliose e imperdibili per conoscere meglio la città di Saragozza.
La festa della Madonna del Pilar a Saragozza
Ogni anno, a Saragozza si celebrano festeggiamenti straordinari in onore della Madonna del Pilar, dall’11 al 18 ottobre. Migliaia di fedeli da ogni parte della Spagna accorrono per partecipare a questo momento di grande fervore religioso e culturale.
Il 12 ottobre, giorno della scoperta dell’America, è particolarmente significativo per la città. In questo giorno la statua della Madonna viene portata in processione nella piazza adiacente alla Basilica.
I fedeli si radunano per rendere omaggio, salutando e toccando la statua con grande devozione. Le offrono anche meravigliosi mazzi di fiori mentre ballano la jota, una danza tradizionale che unisce sacralità e folklore.
Questo gesto non solo esprime la loro fede, ma rappresenta anche un legame profondo con la tradizione e la comunità.
Info utili per la visita della Basilica di Nostra Signora del Pilar di Saragozza
La Basilica del Pilar si trova nel cuore di Saragozza, in Plaza del Pilar, s/n, Casco Antiguo.
L’ingresso è gratuito.
Per gli orari di apertura consiglio di consultare il sito web ufficiale, sempre aggiornato.
Nella stessa struttura potrai visitare anche il Museo del Pilar e la Torre Mirador che ti offre una vista panoramica mozzafiato a 360 su Saragozza, sul fiume Ebro e sulle bellissime cupole. A quest’ultima si accede dalla parte opposta dell’ingresso alla Basilica, con il pagamento di un biglietto di 5 € (incluso nel biglietto cumulativo di cui ti ho parlato sopra).
L’ascensore ti permetterà di salire i primi 62 metri in 20 secondi. Due rampe di scale ti condurranno poi al punto panoramico superiore, vetrato e situato a 80 metri da terra.
Per godere di una vista straordinaria dell’intera struttura della Basilica di Nostra Signora del Pilar, ti consiglio di attraversare il vicino Puente de Piedra. Da lì potrai ammirarla in tutto il suo splendore, che si amplifica con i colori magici del tramonto o di notte, quando si riflette nel fiume Ebro.
” Per tutti i consigli utili per visitare Saragozza ti consiglio di approfondire anche con questa Guida Pratica.“