Il Museo Pablo Gargallo di Saragozza è una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte e della scultura. Situato in un affascinante palazzo rinascimentale, il museo celebra la vita e le opere di uno dei più importanti scultori aragonesi del XX secolo, Pablo Gargallo.
Il Museo Pablo Gargallo fu inaugurato nel 1985, all’interno del Palazzo di Argillo, un edificio storico del XVII secolo, in Plaza San Felipe.
Grazie ad un attento restauro, il palazzo è stato trasformato in uno spazio espositivo che conserva il suo fascino originale, con eleganti cortili e incantevoli dettagli architettonici.
Una splendida cornice per le opere di Gargallo, che tra quelle mura sembrano prendere vita.
Chi era Pablo Gargallo?

Pablo Gargallo nacque nel 1881 a Maella, un piccolo comune della provincia di Saragozza e morì a Reus (Tarragona) nel 1934.
Fin da giovane, dimostrò un’immensa passione per l’arte e la scultura, che lo portò a trasferirsi a Barcellona per studiare. Viaggiò inoltre per ben 3 volte a Parigi dove si dedicò alla ricerca di nuovi materiali metallici (lamiere in rame, ferro, ottone e piombo).
Influenzato dalle correnti artistiche del suo tempo, come il modernismo e il cubismo, Gargallo diventò quindi famoso per il suo approccio innovativo nei materiali e nella forma.
Le sue opere, caratterizzate da un uso audace del metallo e da una profonda esplorazione dell’anatomia umana e animale, lo resero uno dei pionieri della scultura moderna.
I primi anni della formazione di Pablo Gargallo
Dal 1895 all’ottobre 1903, Pablo Gargallo lavorò come apprendista presso il rinomato scultore modernista Eusebi Arnau i Mascort. Si immerse negli ambienti artistici innovativi di Barcellona, dove strinse amicizie con artisti del calibro di Picasso e Nonell.
Durante il periodo di studi all’Accademia della Lonja, partecipò a esposizioni collettive e realizzò studi di nudo, schizzi e ritratti, producendo sculture moderniste ispirate al simbolismo, come Cleopatra e Leda.


La sua formazione lo portò a creare la prima maschera metallica nel 1907. Dal 1910-11, iniziò a utilizzare sottili lamine di rame e ferro per le sue sculture, ritagliando pezzi e assemblandoli con tecniche innovative.
Il secondo periodo del Rame e quello del ferro
Con il passaggio al secondo periodo del rame, Gargallo iniziò a creare figure a corpo intero, utilizzando lamiere sempre più spesse. Per la realizzazione della seconda versione di Piccola ballerina (ca. 1924-25) e Romántica utilizzò modelli di cartone come base per costruire le sculture. Questa tecnica gli consentì di minimizzare errori, ottimizzare l’uso dei materiali e produrre varianti uniche di ogni opera.

Durante il periodo del ferro, utilizzò lamiere più spesse e continuò a fare uso di sagome in cartone per lavori come Gran bailarina e Greta Garbo.
Inoltre, Gargallo non trascurò il ritratto, creando opere significative di persone del suo ambiente e studiando modelli noti, come evidenziato nelle opere Ramonet visto por debajo e Retrato de Ceferino Pallás.
La sua capacità di catturare l’essenza dei soggetti, insieme all’innovazione nelle tecniche scultoree, segnò un importante capitolo nella sua evoluzione artistica.
Il Museo Pablo Gargallo

All’interno del museo, potrai ammirare una vasta collezione di opere di Pablo Gargallo, che spaziano dalle sculture in metallo alle incisioni e ai disegni. Tra i pezzi più iconici ci sono Il grande profeta, una scultura monumentale che riflette la sua maestria nella lavorazione del metallo, Urano e Il ritratto di Kiki di Montparnasse, prima maschera a struttura concava modellata per essere fusa in bronzo un’opera che cattura l’essenza della modella attraverso linee fluide e forme astratte.
Le figure equestri conosciute come Saluto olimpico mostrano la sua abilità nell’interpretare il dinamismo e il movimento.


Il museo ospita inoltre le quattro lastre originali delle incisioni realizzate da Pablo Gargallo nel 19128, durante un breve periodo di riflessione nella sua intensa carriera. Sono Autorretrato, Bailarina, Cabeza de arlequín, Desnudo femenino -Bañisto-.
Il museo non è solo uno spazio espositivo, ma anche un luogo di educazione e interazione. Attraverso mostre temporanee e attività educative, il Museo Pablo Gargallo si impegna a sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’arte contemporanea con laboratori, conferenze e visite guidate coinvolgenti e formative.
Info utili per la visita del Museo Pablo Gargallo
Il Museo Pablo Gargallo si trova in Piazza San Filippo, 3.
E’ aperto:
- Dal martedì al sabato, dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 17:00 alle 21:00,
- Domenica e festivi, dalle 10:00 alle 14:30,
- Lunedì chiuso
Il costo del biglietto intero è di 4 € con varie riduzioni per gruppi, per età e per possessori del biglietto per l’autobus turistico.
E’ incluso nel pass 5 musei, che costa 9 € consente l’accesso ai cinque musei municipali: Museo del Foro, Museo del Porto Fluviale, Museo delle Terme Pubbliche, Museo Teatrale Caesaraugusta e Museo Pablo Gargallo.
La durata della visita è soggettiva ma consiglio di calcolare almeno un paio d’ore.
In ogni stanza ci sono informazioni tradotte in tutte le lingue compreso l’italiano.
Per tanti altri consigli su Saragozza non perderti la Guida alle attrazioni imperdibili e tante info utili per un soggiorno senza pensieri.
***
Ringrazio Zaragoza Turismo per l’accoglienza, l’aiuto nell’organizzare uno splendido tour di Saragozza e per avermi offerto questa splendida esperienza.
***