Se cercate qualche idea su cosa vedere nell’entroterra romagnolo, Saludecio è senza dubbio un must.
Non lontano dal mare, il profilo di questo inconfondibile borgo medievale con torri, mura e campanili, appare in tutto il suo fascino tra le dolci colline circostanti.
Saludecio si trova a circa 30 km da Rimini, nella Valconca, a due passi dal confine marchigiano e come molti altri borghi nelle vicinanze è stato il luogo ideale per la costruzione di un castello, la cui struttura medievale è ancora oggi perfettamente riconoscibile.
Storia di Saludecio
Cosa vedere a Saludecio
Gli eventi a Saludecio
Cosa vedere nei dintorni di Saludecio
Un po’ di storia di Saludecio
Non ci sono prove certe sull’origine del nome Saludecio. Secondo alcuni studiosi deriva dal milite romano Decio Bruto, che vi avrebbe trovato rifugio dopo esser stato abbandonato dalle sue legioni in fuga da Marco Antonio, secondo altri si ricollega a S. Laodicio, Martire della Chiesa Orientale .
La sua storia è però certa già nel 1014 quando fu testimone delle lotte tra Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro.
Dopo un breve passaggio alla Repubblica di Venezia e ai Della Rovere, dal 1524 fino all’Unità d’Italia fece parte dello Stato Pontificio e diventò il capoluogo di mandamento della Valconca. Fu in questo periodo che ebbe un’inarrestabile crescita economica e artistica e vennero realizzati nuovi splendidi edifici.
Quello che ci mostra oggi è una massiccia struttura medievale, con un labirinto di vicoli tra gli eleganti palazzi. Un richiamo al passato che si fonde con la modernità dei murales, anch’essi volutamente ricollegati al periodo di massimo splendore per il borgo: il 1800.
Saludecio ha anche dato i natali all’umanista Publio Francesco Modesti, autore del poema “La Veneziade” ed è stato citato da Boccaccio in una novella del Decameron attraverso Tedaldo degli Elisei chiamato Filippo da San Lodeccio.
Siete pronti a scoprire cosa vedere a Saludecio?
Iniziamo il tour…
Cosa vedere a Saludecio
Le porte di accesso a Saludecio
Come ogni borgo medievale che si rispetti anche Saludecio ha due importanti porte di accesso risalenti al XIV secolo.
Porta Marina è l’attuale accesso principale al paese. È chiamata così perché rivolta verso il mare ed ha una elegante struttura a torre con un arco a sesto acuto.
Porta Montanara è rivolta verso l’entroterra per avere il controllo e della zona dell’Appennino e dei vicini Montefeltro.
Il Belvedere di Saludecio
Poco prima di accedere al borgo attraverso Porta Marina, c’è un balcone panoramico che offre una splendida vista sul mare in lontananza. Ospita il Monumento ai Caduti e una Fontana dedicata a Santiago de Compostela.
Piazza Beato Amato Ronconi
Da Porta Marina si accede alla piazza principale su cui si affaccia il Palazzo del Comune e l’imponente Chiesa del Beato Amato.
All’interno del Municipio che sorge su alcuni resti ancora visibili dell’antica Rocca Malatestiana, hanno sede il Teatro, la Biblioteca e la Mostra permanente di cimeli di Giuseppe Garibaldi.
Chiesa parrocchiale di S. Biagio dal 1930 – Santuario del Beato Amato del XVIII secolo
La grande chiesa in stile neoclassico che si affaccia sulla piazza, sorge su una preesistente chiesa medievale e fu fortemente voluta dal parroco don Antonio Franzoni nel periodo dell’occupazione napoleonica.
È stata definita la Cattedrale della Valconca per le sue notevoli dimensioni e per la presenza di importanti opere artistiche di Antonio Trentanove, Claudio Ridolfi, il Centino e Guido Cagnacci. Particolarmente importanti sono le Spoglie del Beato Ronconi conservate ed esposte in un’urna di vetro.
Il Beato Amato Ronconi e l’Olmo del Beato
Il Beato Amato Ronconi era un francescano nato proprio a Saludecio verso la fine del XIII secolo. Si racconta che durante i suoi pellegrinaggi abbia compiuto numerosi miracoli tra cui la resurrezione di un uomo.
Il “miracolo delle rape”avvenne per sfamare gli ospiti pellegrini: la sera trovò nell’orto le rape già cresciute anche se erano state piantate la mattina stessa. Durante il quinto pellegrinaggio a Santiago, un angelo gli annunciò che stava per morire e così fu. La salma, esposta a lungo per esser venerata dai fedeli non si decompose, ma iniziò ad emanare un buon odore e a guarire chi la toccava.
Si racconta anche che abbia piantato una frusta per terra dalla quale è nato un enorme olmo, ancora in parte visibile in una cappella che si affaccia sulla piazza.
Museo di Saludecio e del Beato Amato
Accanto alla Chiesa, è stato realizzato un museo dove sono esposti arredi ed oggetti sacri ed ex voto che testimoniano la storia e la religiosità del paese profondamente legate al culto del Beato. Sono degni di nota anche alcuni dipinti seicenteschi, i paramenti ricamati e le preziose stoffe.
Chiesa e convento dei Gerolomini sec. XVII
All’estremità opposta del paese, accanto a Porta Montanara si trova invece il convento e la relativa Chiesa dei Gerolomini. L’intero complesso fu fatto costruire nel 1640 dal Beato Cipriano Mosconi dell’ordine dei Frati Gerolomini.
La Chiesa si distingue per l’austera facciata in cotto e conserva importanti opere settecentesche ed un particolare altare ligneo finemente intagliato.
I Murales di Saludecio
Siamo arrivati ad esplorare il cuore di Saludecio e i suoi murales che da qualche anno ormai lo rendono ancora più suggestivo e unico.
Passeggiare tra i vicoli che si susseguono uno dietro l’altro e si intrecciano dove la pendenza del colle aumenta con una discreta salita, è una vera e propria scoperta del passato.
Saludecio è un museo a cielo aperto, originale e coloratissimo.
Circa 50 opere dipinte sulle facciate dei palazzi accompagnano il visitatore alla scoperta delle invenzioni dell’ Ottocento, il periodo più fiorente della storia di Saludecio.
Sono opere realizzate ogni anno, dal 1991, in occasione di 800 Festival, dagli artisti di “Genius Loci – Ar.Per.C.” (Associazione Culturale Artistica Ambientalista di Castellabate-Salerno). Questa tradizione ha permesso a Saludecio di entrare a far parte dell’Associazione Italiana dei Paesi Dipinti e immancabilmente attira ogni anno appassionati di fotografia e di street art.
Ed è così che senza accorgervene vi ritroverete a studiare la storia in un modo insolito, divertente e accattivante. E non vi accorgerete nemmeno del tempo che impiegherete a districarvi tra il dedalo di vicoli per trovarli tutti.
Al momento non c’è una mappa dei murales di Saludecio, quindi l’unica soluzione è aguzzare la vista e tentare di orientarsi, oppure passare più e più volte dal solito punto.
I vivaci murales raccontano l’invenzione del reggicalze, della lametta e della carta igienica, la nascita del cinema, della fotografia, dell’ecologia.
E poi ancora si ricorda l’avvento del francobollo, del sismografo, della macchina da scrivere, i giochi della prima Olimpiade dell’era moderna del 1896.
Vere e proprie opere d’arte che fanno rivivere la scoperta dei raggi x, la fondazione della Croce Rossa con Henry Dunant, il Borsalino, la bomboniera utilizzata per le nozze del Principe di Napoli Vittorio Emanuele con Elena di Montenegro.
Non manca un omaggio al brevetto della macchina da cucire automatica, alla prima biennale di Venezia, al dado per il brodo, ai jeans, al tutù. Pulcinella sforna una pizza, Strauss inventa il Valzer, Louis Pasteur fa nascere la macrobiotica e la vaccinazione di massa.
Sembra di sfogliare un gigantesco libro di storia dove a parlare sono splendide immagini, curate nei dettagli e nei colori.
Senza dubbio i murales di Saludecio sono l’attrazione più peculiare del borgo e a mio avviso sono anche tra i più significativi mai visti in Italia, per il significato e per il filo logico che seguono.
Gli eventi a Saludecio
Per immergersi completamente in un’atmosfera d’altri tempi, visitare Saludecio durante l’Ottocento Festival è la soluzione migliore. Ogni anno nella prima decade di agosto, il paese ricrea la vita dell’Ottocento con musica, balli, spettacoli e mercatini e … un nuovo murales!
Da non perdere, a giugno, è anche Saluserbe. E’ una manifestazione dedicata all’erboristeria e all’ambiente in generale attraverso incontri, esposizioni, convegni, mercatini.
Cosa vedere nei dintorni di Saludecio
Osservatorio astronomico “N. Copernico”
Se avete ancora un po’ di tempo per visitare i dintorni di Saludecio, potete dedicarvi all’osservazione guidata della volta celeste.
L’ Osservatorio astronomico N. Copernico è sede di astrofili che su prenotazione coinvolgono il pubblico con attività didattiche e divulgative.
Si trova nella campagna di Santa Maria del Monte, a soli 5 km dal centro di Saludecio, in direzione Tavullia.
I borghi nelle vicinanze di Saludecio
Il territorio collinare della Valconca, proprio per la sua conformazione morfologica, ha visto nascere una miriade di piccoli borghi fortificati nel corso del secoli. Vi consiglio quelli che per il momento sono riuscita a visitare, tutti a poco meno, o poco più di 10 km di distanza.
Mondaino e Montegridolfo sono l’uno accanto all’altro proprio al confine tra Romagna e Marche. Sono piccole fortezze medievali che fungono da scrigno per preziosi tesori nascosti.
A Mondaino si produce un eccellente formaggio di fossa secondo una tradizione quasi millenaria. A Montegridolfo il passato si racconta in modo più cruento nel Museo della Linea dei Goti.
Montefabbri si trova in provincia di Pesaro Urbino e si distingue dagli altri borghi per la cinta muraria che sembra fare da piedistallo ai palazzi. E’ minuscolo e sembra essersi fermato nel tempo. Notevole è il paesaggio circostante che da poco tempo si può ammirare da una nuova attrazione: una Big Bench fucsia.
Per saperne di più clicca qui > Montefabbri